sabato 8 aprile 2017

Laura Leander e il segreto di Aventerra

Laura Leander e il segreto di Aventerra
#1 della saga di Laura Leander
di Peter Freund


Dati tecnici:
Titolo originale: Laura und das Geheimnis von Aventerra
Traduttrice: Francesca Ferrando. Revisione di Nicola Morgantini
Pagine: 374
Anno: 2002 in Germania (2003 in Italia)



Trama: Germania. Primi anni Duemila. Dicembre.
Laura Leander sta per compiere tredici anni. Vive con il fratello minore Lukas assieme alla matrigna Sayelle, dopo che suo padre è scomparso proprio un anno prima (sua madre era morta in un misterioso incidente stradale ancora prima). Frequenta il collegio di Ravenstein, dove primeggia soprattutto in educazione fisica (è un asso nella scherma) e molto meno in matematica e tedesco.
La sua vita monotona e triste (la convivenza con la matrigna è davvero difficile) viene sconvolta quando il 13 dicembre compie 13 anni e scopre non solo di essere nata nel Segno del Tredici, ma di essere l’unica speranza per salvare il regno parallelo di Aventerra nella perpetua lotta tra il Bene e il Male. Viene a sapere che suo padre non è affatto morto, ma tenuto prigioniero dal Signore Oscuro Borboron, e che ha tempo solo fino al Solstizio d’inverno per recuperare il Calice della Luce e riportare l’equilibrio tra i due mondi…
Con l’aiuto di Lukas e Kaja, la sua migliore amica, e di un ricco portafoglio di personaggi secondari (siano essi buoni o cattivi, umani o creature animate) parte nella sua ricerca, mentre ad Aventerra…



Versione tedesca

Commento: Ho letto questo libro mentre stavo provando a finire un romanzo, che avevo sempre più difficoltà ad apprezzare. In principio mi ero imposta di leggere solo un paio di pagine al giorno per dimenticare l’obbrobrio dell’altro, ma poi piano piano ha avuto il sopravvento ed ho terminato Laura Leander e il segreto di Aventerra molto prima dell’altro (che sto continuando a leggere e che prima o poi terminerò, anche solo per poterlo stroncare in toto, e solo allora saprete il titolo!).
Avevo già letto Laura Leander e il segreto di Aventerra molti anni fa (forse quindici), ma ricordavo ben poco oltre al fatto del mondo parallelo di Aventerra e del collegio misterioso in cui studia Laura. L’ho ripreso in mano perché essendo questo il primo volume di una saga ed avendo letto io solo i primi due, ma volendo concluderla, ho pensato che era meglio ricominciare dal principio per gustarlo in maniera completa.
La serie è scritta dal tedesco Peter Freund (trovo curioso che questa serie fantasy con protagonista una ragazzina sia scritta da un uomo, mentre la saga di Harry Potter sia stata creata da una donna), non è stata tradotta in inglese, ma è arrivata in Italia grazie ad Edizioni Il Punto d’Incontro, casa editrice di Vicenza fondata da quattro amici (complimenti davvero per l’immenso sforzo economico profuso per la pubblicazione, perché il libro è di una bellezza sopraffina – parlo dell’oggetto – con copertina rigida, pagine spesse, alternanza di caratteri per le parti ambientate sulla Terra e quelle su Aventerra, un piccolo capolavoro).
Freund ha voluto localizzare temporalmente il romanzo in maniera ben precisa, utilizzando la sua passione per il cinema (è anche produttore cinematografico): nelle prime pagine, infatti, sottolinea la passione di Laura per la trilogia de Il signore degli Anelli di Peter Jackson, di cui ha i poster in camera. E ha scritto una storia che forse tutti i ragazzi sognano di vivere: uscire dalla monotonia della scuola e afferrare la spada per difendere il Bene, dove i professori più fastidiosi sono ovviamente servi di Borboron mentre quelli più gentili e amabili sono alleati nella ricerca del Calice della Luce.
La differenza dal mondo scolastico inventato dalla Rowling è proprio qui: in Harry Potter si vive in un mondo magico, un mondo altro, in Laura Leander si vive in un collegio che potrebbe essere il proprio. E per quanto la magia è presente (statue che diventano animate, lettura del pensiero, il viaggio onirico, etc.) è l’umanità di Laura che colpisce, ed è con le qualità ‘umane’ che dovrà sconfiggere il Male.
Tra queste, la più importante è la fede. Non rinunciare mai. Credere sempre.
Un messaggio forte, importante, che può sembrare scontato ma che in questo mondo non lo è più.
In una società in cui i ragazzi sono bombardati da falsi miti e da messaggi dissonanti e distorcenti, la forza e il coraggio di Laura, capace di affrontare le proprie paure e la propria sfiducia, sono educativi e di grande impatto nelle menti in formazione.
Vi è poi il mondo di Aventerra, che assomiglia ad un fantasy vero e proprio, con re, cavalieri, guaritrici, giovani paladini, arpie minacciose e teneri animali (come lo svolappio), che richiama un po’ Tolkien, un po’ le favole medievali, un po’ il Nulla che avanza de La storia infinita, sempre di tedesca creazione. E che sicuramente sarà molto più presente nel proseguo della saga (il signor Leander è qui prigioniero e prima o poi Laura dovrà andare a salvarlo…).
Ho iniziato già il seguito (Laura Leander e il sigillo delle sette lune) ed è già molto interessante…

Nota alla traduzione: bellissima. Parole inconsuete ma ben calibrate. Un vocabolario ricco e interessante.


Versione argentina


Letto: marzo 2017 – 06 aprile 2017


Voto: 7 al romanzo, 8 a Peter Freund per i valori che veicola, 10 ad Edizioni Il Punto d’Incontro per aver portato questo romanzo in Italia.

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